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28/11/11

Lauren Bacall













Betty Jane Bacal, in arte Lauren Bacall, nasce a New York nel 1924 da padre russo e madre polacca. In un primo momento studia per diventare una ballerina, ma poi scopre di avere ottime doti recitative e si iscrive all’Accademia di arti drammatiche. La Bacall ha presto fortuna in campo cinematografico: viene infatti chiamata a recitare al fianco del già conclamato attore Humphrey Bogart nel film “Acque del Sud” (1944). Sarà sul set di quest’ultimo che tra i due protagonisti sboccia l’amore: l’intesa è perfetta e Humphrey, sebbene di 25 anni più vecchio, rimane affascinato dalla sua fresca bellezza e genuinità. Più tardi, alla morte del grande attore, la Bacall affermerà: “Humphrey è stato per me il mio unico e solo grande amore”. Nel 1945 i due si sposano e dalla loro unione nascono due bambini. Con Bogart al suo fianco reciterà in altri tre film: “Il grande sonno”, “La fuga” e “L’isola di Corallo”. Nel 1957 Humphrey muore e Lauren a fatica riprende in mano la sua vita senza il supporto dell’uomo che ha da sempre amato. Recita nel film “L’amore ha due facce” nel 1996 e riceverà per la sua interpretazione il Golden Globe. Nel 2009 riceve il Premio Oscar alla carriera.

La collana che le è stata abbinata racchiude in sé un carattere bivalente che rappresenta appieno la personalità di Lauren Bacall: da un lato romantica e sofisticata, dall’altro genuina e originale. È costituita da un intreccio di spago con piccoli bottoni marroni vintage arrotolati su di esso, un bottone in cocco marrone, tre pietre trasparenti, una doppia fila di perle legate assieme al centro da un bottone vintage e una corona di pizzo, un bottone gioiello contornato d’argento.

LAUREN BACALL COLLANA:

21/11/11

Judy Garland



















Frances Gumm, in arte Judy Garland, nasce nel 1922 in un paesino del Minnesota. Già da piccola si affaccia al mondo del teatro e del canto esibendosi in alcuni spettacoli assieme alle sue sorelle, le famose “Gumm Sisters”. Ma Judy spicca sulle altre due per talento e bellezza. Un critico cinematografico la scopre e questa è la sua carta da visita per il mondo dello spettacolo: nel 1939 infatti, ha la fortuna di interpretare il ruolo di Dorothy nel celebre musical “Il Mago di Oz”. E il film è un successo ai botteghini: Judy è subito acclamata e la sua performance canora con “Over the Rainbow” è ricordata da tutti persino al giorno d’oggi. Attrice di grande talento (ricordiamo tra gli altri film che la vedono protagonista “Ti amavo senza saperlo” in cui recita a fianco di Fred Astaire), si sposerà per ben quattro volte ma tutti i matrimoni si riveleranno fallimentari (nota è la sua seconda unione con il noto regista Vincente Minnelli, da cui avrà una figlia, Liza per l’appunto).
La sua dipendenza dall’alcool e dai barbiturici non l’aiuterà certo a salvarsi dalle sue ripetute crisi depressive: ed è nel 1969, a soli 47 anni, che Judy viene trovata morta nella sua stanza da bagno (probabilmente per un overdose da farmaci).
La ricordiamo per una delle sue citazioni più famose (pronunciata nei panni di Dorothy in “The Wizard of Oz”): “Nessun luogo è bello come casa mia”.

La collana che le è stata abbinata è un incastro di bottoni sulle varie tonalità del verde (alcuni con bordo dorato), due fiorellini dorati, un cameo centrale verde e bianco. Un nastro color verde prato (da legarsi dietro al collo) completa il tutto.


JUDY GARLAND COLLANA:

18/11/11

Pattie Boyd















Patricia Anne Boyd, in arte Pattie Boyd, nasce nel Somerset nel 1944. I primi anni di vita li trascorre in Kenya ma poi, a causa del divorzio tra i genitori, si trasferisce con la madre e gli altri tre fratelli a Londra, dove ottiene il primo lavoro come modella: farà da testimonial per Elizabeth Arden, sponsorizzando un noto shampoo. La sua carriera nel mondo della moda è agli esordi: dapprima non piace molto agli stilisti a causa del suo look non propriamente da top model. Ha una grossa fessura tra i denti e conduce una vita troppo trasgressiva per quei tempi. Poi però, grazie alla grande stilista Mary Quant (l’inventrice della minigonna) che le chiede di sfilare per lei, Pattie ha successo e si afferma nel mondo della moda anche come fotografa. Il suo successo però lo deve alle sue tormentate storie sentimentali con due grandi del rock inglese: prima si innamora di George Harrison sul set del film “A Hard Day’s Night” e i due si sposeranno nel 1966. Le scappatelle continue di George e l’assunzione persistente di droghe (specialmente nei primi anni Settanta in cui i Beatles intraprendono il viaggio “spirituale” in India) da parte di quest’ultimo, incrineranno per sempre il loro rapporto tanto che Pattie chiede il divorzio e si butta tra le braccia di un altro acclamato musicista (tra l’altro molto amico di George Harrison): Eric Clapton. Anche questa seconda storia d’amore sarà però destinata a finire. Pattie raccoglierà i cocci e le ferite conseguenti a queste sue due amare delusioni e le immortalerà in una sua mostra fotografica di gran successo: Through the Eyes of a Muse (Attraverso gli occhi di una Musa).

La collana che le è stata abbinata è costituita da un incastro di bottoni blu e bianchi, un bottone gioiello, un bottoni rivestito in stoffa vichy e delle stesse tonalità, completa il tutto una catenina argento da legare dietro al collo con un moschettone.

PATTY BOYD COLLANA:

14/11/11

Ingrid Bergman



















Ingrid Bergman nasce a Stoccolma nel 1915 da padre svedese e madre ebrea tedesca. La sua infanzia non è tra le più felici: perde infatti entrambi i genitori in tenera età ed è adottata da alcuni parenti che sembrano non interessarsi minimamente a lei. Ingrid però dimostra un carattere forte e risoluto: decide di iscriversi alla Scuola Drammatica di Stoccolma poiché è sicura che diverrà una famosa attrice. In questa circostanza incontra colui che diventerà poi il suo primo marito: il dottor Peter Lindstrom, che la presenterà ad alcune figure importanti dell’ambiente cinematografico. Ingrid manifesta un’inclinazione naturale alla recitazione, e dopo alcuni ruoli ben interpretati in film svedesi di non notevole successo, sbarcherà in America voluta dal produttore Selznick per il ruolo di protagonista nel film Intermezzo. Uno dietro l’altro, i successi si susseguono tanto che Ingrid inizia ad essere considerata la nuova Greta Garbo dell’America hollywoodiana. Sarà però con il film-rivelazione “Casablanca” (del 1942, in cui l’affascinante attrice recita a fianco dell’altrettanto aitante Humphrey Bogart) che la Bergman raggiungerà la fama a livello mondiale: la sua battuta “Suonala, Sam… Suona mentre il tempo passa” è una delle citazioni più celebrate e destinate a rimanere nella memoria della storia del cinema romantico. Si sposerà tre volte, una delle quali con il regista italiano Rossellini, che le cucirà addosso il ruolo della profuga lituana Karin in “Stromboli, Terra di Dio”.

La collana che le è stata abbinata è costituita da un incastro di bottoni color carta da zucchero e verde mela di varie dimensioni, alcuni fiori dello stesso colore sono legati attorno ad essi e un cabochon color verde mela è posizionato al centro completando il tutto.

INGRID BERGMAN COLLANA:

11/11/11

Rita Hayworth

















Margarita Carmen Cansino, in arte Rita Hayworth, nasce a Brooklyn, New York, nel 1918. Di origini latine, Margarita non ha un’infanzia molto felice: il padre infatti, ballerino di flamenco, la costringe a lasciare gli studi e a seguirlo nelle sue varie tournée anche se la piccola non è amante della danza spagnola. Ben presto però la sua bellezza e il suo fascino vengono notati: la Columbia Pictures le offre un allettante contratto cinematografico e Margarita accetta. Per esaltare ancor più le sue fattezze fisiche e immortalarla come vera “bomba sexy degli anni Cinquanta”, la sua immagine viene trasformata totalmente: i suoi capelli color castano scuro vengono tinti di rosso, le sue labbra accentuate e addirittura le viene spostata più in alto l’attaccatura dei capelli per renderle il viso più aggraziato e simmetrico. Considerata la vera icona del mondo “pin up” di quegli anni, otterrà l’apice del successo nel famoso film “Gilda” del 1946 in cui interpreta il ruolo della suadente e astuta protagonista, affiancata dall’attore Glenn Ford.
Ecco una delle sue frasi celebri in “Gilda”: “Credo sia una buona cosa circondarsi di donne brutte e uomini belli.”

La collana che le è stata abbinata è molto variopinta e ha personalità come la sua musa: è costituita da una catenella attorcigliata attorno a un cordone per tende blu e un filo di perle sul quale sono stati cuciti bottoni blu e oro, verdi e rossi più una rosa.


RITA HAYWORTH COLLANA: